Grazie all’energia solare non paghi più le bollette!
PANNELLI SOLARI:
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
L’impianto fotovoltaico non necessita di particolari opere murarie per essere installato: l’importante è che il tetto, a falde o piano, sia solido e non presenti segni di cedimento, sia all’esterno sia all’interno.
Fondamentale è poi l’orientamento: ottimale a sud, del tutto sconsigliato a nord.
I pannelli fotovoltaici vanno collegati per legge ad un sezionatore, secondo la norma CEI 64-8 che permette di scollegare l’impianto in caso di interventi sulla rete o quando ci sono scariche atmosferiche o picchi di tensione.
L’inverter permette di trasformare la corrente continua prodotta in alternata e deve essere dimensionato in relazione alla potenza dei pannelli, in genere intorno ai 3 kW.
Il contatore di produzione, invece, misura la percentuale di energia autoconsuma rispetto a quella immessa in rete che non viene immessa al contatore bi-direzionale perché viene inviata direttamente alle utenze domestiche.
Il contatore – bi direzionale che immette l’energia prodotta e non utilizzata nella rete nazionale.

CHE COS’E’ L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
L’impianto fotovoltaico è un impianto elettrico, formato da più moduli fotovoltaici, che utilizzano l’energia solare per produrre energia elettrica sfruttando l’effetto fotovoltaico, attraverso materiali sensibili alla luce solare (ad esempio il silicio).
La componente più importante di un impianto di questo tipo è campo fotovoltaico, l’insieme di tutti i pannelli dell’impianto.
In genere per la produzione di 3 kW bastano meno 10 pannelli da 200- 220 watt collegati in serie.
La tensione prodotta dipende dalla temperatura, dall’orientamento (quello ottimale è a sud) e dall’inclinazione (deve essere intorno ai 30°).
I pannelli fotovoltaici vanno collegati per legge ad un sezionatore, secondo la norma CEI 64-8 che permette di scollegare l’impianto in caso di interventi sulla rete o quando ci sono scariche atmosferiche o picchi di tensione.
L’inverter permette di trasformare la corrente continua prodotta in alternata e deve essere dimensionato in relazione alla potenza dei pannelli, in genere intorno ai 3 kW.
Il contatore di produzione, invece, misura la percentuale di energia autoconsuma rispetto a quella immessa in rete che non viene immessa al contatore bi-direzionale perché viene inviata direttamente alle utenze domestiche.
Il contatore – bi direzionale che immette l’energia prodotta e non utilizzata nella rete nazionale.
MONITORAGGIO E CONTATORI
È importante anche la presenza di un sistema elettronico di monitoraggio connesso a internet, per intervenire in tempo reale in caso di malfunzionamento o guasti e premette anche di ponderare la produzione dell’impianto.
A questo punto ci sono due contatori, il primo è quello di produzione, che misura tutta l’energia prodotta, calcolando la percentuale autoconsumata che non verrà fatturata.
Il secondo è quello bi-direzionale, che misura l’energia immessa e prelevata.
Il contatore di produzione, invece, misura la percentuale di energia autoconsuma rispetto a quella immessa in rete che non viene immessa al contatore bi-direzionale perché viene inviata direttamente alle utenze domestiche.
Il contatore – bi direzionale che immette l’energia prodotta e non utilizzata nella rete nazionale.

COME FUNZIONA L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
L’elemento di base di un impianto è la cella fotovoltaica.
Si tratta di una cellula fotoelettrica le cui specifiche tecniche possono variare quando è esposta alla luce.
I pannelli sono formati da un insieme di celle fotovoltaiche, le quali modificano la luce solare che incide su di esse in corrente elettrica.
Questa corrente elettrica raccolta dal circuito viene canalizzata nei cavi elettrici del pannello e scorre verso gli altri componenti dell’impianto.
Al giorno d’oggi possiamo trovare 3 tipi di cella con caratteristiche diverse in base alla struttura di silicio che la compone:
• monocristallina;
• policristallina;
• amorfa.
TIPOLOGIE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Gli impianti fotovoltaici si suddividono principalmente in due gruppi:
• ad isola (stand-alone): non collegati ad alcuna rete di distribuzione. Sfruttano l’energia elettrica nel momento stesso in cui la producono oppure quando ce n’è bisogno se dotati di accumulatore di energia (batterie);
• connessi in rete (grid-connected): collegati ad una rete elettrica di distribuzione esistente (e gestita da terzi) e spesso anche all’impianto elettrico privato da servire.
Un modulo fotovoltaico è un dispositivo che grazie all’effetto fotovoltaico genera corrente e può far funzionare tutti i dispositivi elettrici. I moduli quindi operano come generatore di corrente.
QUALE MATERIALE SCEGLIERE?
Quando ci si trova a dover installare impianti fotovoltaici si deve scegliere tra queste tipologie.
In caso di dubbio rivolgiti a noi della Ristrutturazione Rapida, siamo professionisti del settore, che sappiamo consigliarti al meglio, vediamo insieme di quali materiali si tratta:
MODULO MONOCRISTALLINO
Il modulo monocristallino si ricava dalla lavorazione di lingotti di silicio di estrema purezza, in monocristallo di silicio con atomi disposti tutti nella stessa direzione.
Le celle fotovoltaiche monocristalline sono costruite utilizzando un singolo cristallo di silicio e l’efficienza dell’impianto varia in base alla sua purezza.
La potenza media di un modulo standard, di dimensioni 160 cm x 85 cm, si aggira intorno ai 150-180 Watt, con un peso complessivo inferiore ai 20 kg.
I moduli monocristallini sono composti da decine di celle di forma circolare oppure ottagonale (di 10-12 cm di diametro e 0,2-0,3 mm di spessore) e con una colorazione uniforme blu scuro o nera.
MODULO POLICRISTALLINO
Il modulo policristallino, invece, si ottiene attraverso la fusione di cristalli di silicio di piccole dimensioni.
Il lingotto viene tagliato in lamine sottili che costituiscono le celle fotovoltaiche.
Questo tipo di modulo è composto da decine di celle.
La potenza media di un modulo standard, di dimensioni 160 cm x 85 cm, si aggira intorno ai 150-180 Watt, con un peso complessivo inferiore ai 20 kg.
Nei moduli policristallini la disposizione casuale degli atomi di silicio determina un colore cangiante.
SILICIO AMORFO
Questi ultimi sono più flessibili ma con una resa inferiore.
Permettono di avere dei risultati anche in condizioni di esposizione non ottimale, ma con una resa minore.

I VANTAGGI DEL FOTOVOLTAICO
L’impianto fotovoltaico deve essere considerato un investimento e non un costo, il capitale investito si recupera nel tempo, in media in 6 anni.
La maggior parte delle aziende sono certificate e utilizzano materiali sicuri e non inquinanti.
Per essere certi della qualità, evitate le soluzioni troppo economiche e tutti i prodotti che non hanno garanzia, in particolare optate per quelli Made in Italy o di provenienza europea.
Le certificazioni KIWA e IFI garantiscono l’assenza di materiali pericolosi, tossici e inquinanti. Il primo pannello solare al 100% riciclabile è nato in Italia e utilizza uno strato di film sottile o CIGS (a banda proibita diretta), con un mercato in continua crescita.
QUALI VANTAGGI PRESENTANO GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
• risparmio sui tuoi consumi in bolletta: grazie all’impianto fotovoltaico non sarai più dipendente dai gestori nazionali di rete elettrica e sarai in grado di produrre in autonomia l’energia che ti serve;
• aumento del valore del tuo immobile: installare un impianto fotovoltaico aumenta il valore commerciale della tua casa. Per calcolare l’aumento di valore è sufficiente prendere in considerazione la potenza dell’impianto, la sua durata, il quantitativo energetico prodotto e il costo dell’energia;
• sostenibilità ambientale: il sole è una risorsa naturale che ci consente di utilizzare energia pulita che non inquina. Per ogni kW prodotto, si risparmia l’immissione nell’ambiente di 700 gr di CO2;
• scambio sul posto: l’impianto fotovoltaico ti farà non solo risparmiare ma addirittura guadagnare. Poichè il circuito opera in regime di interscambio con la rete elettrica locale, infatti, l’energia di cui si ha bisogno viene comperata dal gestore pagando una bolletta. Non si scambia più l’energia ma si immette e, per quanto immesso, si riceve un contributo in conto scambio.
